venerdì 20 luglio 2012

Solidarietà alla settima edizione del Premio "La Notte dei Culatelli" a Polesine Parmense, nell'Antica Corte Pallavicina




Strolghini, Culatelli, sei diversi tipi di annate di parmigiano reggiano, tartine di strolghini alla griglia con pane appena sfornato, fortana, lambrusco, sei annate di Parmigiano Reggiano, Culatelli affettati, Pecorini e formaggi alla piastra, fritture di pesce in cartoccio, tutto ciò per celebrare la settima edizione della “notte dei culatelli”.
Durante la presentazione della serata i relatori collocati non a caso davanti alle mucche di razza bruna, dove qualcuna di loro interviene disturbata forse dai microfoni per manifestare la propria approvazione. Appena dopo la presentazione la Corte è tutta un ribollire di fumi e sapori, che caratterizzano la bassa parmense.




I circa trecento ospiti fanno la spola, passeggiando in mezzo agli orti, facendosi largo tra gli alberi da frutta, tra i tanti banchetti assortiti delle tante specialità che questo territorio sa offrire.
Luciano Spigaroli e la sua famiglia confermano le doti di grandi organizzatori, i dettagli sono curati nei minimi particolari, dai banchetti alla musica sul ciglio dell’argine, al bar che delizia tutti quanti con cocktails, gelati al cono e  tanta frutta di stagione.
Oggi la famiglia Spigaroli non lavora, preferisce festeggiare confondendosi tra i tanti ospiti illustri. Ci sono i rappresentanti di ALMA, il prestigioso Rettore Gualtiero Marchesi, l’instancabile Presidente della Camera di Commercio Andrea Zanlari, il Presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, sempre presente per testimoniare la vicinanza dell’Ente verso l’operosità della sua gente.  










Dal Talk Show dove viene presentato il premio di questa bellissima “Notte dei Culatelli” il giornalista della RAI Alfredo Antonaros presentando i premiati della serata, facendo anche riferimento alla crisi economica in atto,  chiama in causa per una prima risposta il docente Massimo Montanari esperto di Storia dell’Alimentazione, il quale partendo dagli insegnamenti del passato cerca di proporre qualche soluzione per il presente: “In Italia bisogna rivalutare la figura del contadino, bistrattata da tanti secoli e fino ai giorni nostri”. In poche parole, bisogna rivalutare chi produce prodotti di alta qualità e cerca di competere con il mondo intero.

















Qui alla Corte Pallavicini, Massimo Spigaroli, sembra aver assunto da tempo quest’assioma. Qui ci si comporta da contadini dalle prime luci dall’alba, poi ci si trasforma in abili ristoratori e in abili Chef, nella persona di Luciano Spigaroli, il quale mette sui fornelli quanto da secoli questo territorio produce.  Grazie alla ricerca storica si è riusciti a rivalutare una delle razze autoctone di maiale nero e produrre culatelli che sono la delizia del mondo intero,  tra poco meno di dieci giorni allieteranno lo staff di casa Italia alle Olimpiadi di Londra. I quali assaggiando le specialità prodotte dalla famiglia Spigaroli già ne vale una medaglia d’oro.  C’è anche spazio per la solidarietà, oltre a ricordare i terremotati sono stati raccolti dei fondi per il progetto “Mille orti in Africa” progetto voluto nel 2011 dallo Slow Food in diverse località africane, per garantire un agricoltura sostenibile.
La testimonianza dell’attaccamento alle proprie bestie è racchiusa in un gesto di Massimo, il quale mentre si svolge il dibattito non resiste,  prende un forcone e porge, amorevolmente, del fieno alle sue mucche, che sono li in mostra dietro i relatori e sicuramente non capiscono cosa sta succedendo, non sanno di essere le protagoniste della serata, sicuramente domattina dovranno dare del buon latte per produrre dell’ottimo parmigiano come quello delle diverse annate che assaggeremo durante la cena.
Ci sono anche dei maialini, di alcuni mesi, rappresentano il premio da dare ai fortunati di questa kermesse, che sono; Renè Redzepi, (chef del ristorante Noma di Copenaghen, per due anni consecutivi ai primi posti della classifica the world’s 50 Best Restaurants), Michele Pontecorvo; responsabile relazioni esterne di Ferrarelle; a Massimo Montanari, docente universitario di storia medievale e di storia dell’alimentazione all’Università di Bologna; Fiammetta Fadda giornalista enogastronomica di Panorama, alla cuoca del Po Mariuccia Menta e al campione olimpico e mondiale di canoa Antonio Rossi e all’industriale Roberto Anselmi







Tra meno di un anno sotto le abili mani della famiglia Spigaroli saranno trasformati in succulenti culatelli, strolghini, preti, vescovi, gole e altre prelibatezze che allieteranno i premiati di questa serata.
La famiglia Spigaroli oggi ha saputo dimostrare di aver già imparato la soluzione dare a  questa crisi.
Tornare a produrre, produrre qualità, per produrre qualità la sveglia suona presto al mattino e segue le regole che da sempre segue la natura e non quelle della speculazione finanziaria, per questo motivo, nella Bassa parmense a Polesine in periodo di boom economico si stentava a vivere, oggi grazie alla laboriosità di questa famiglia, in tempi di crisi economica si mangia da Re!















































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