sabato 31 marzo 2012

Vinitaly 2012

 Alcuni scatti su Vinitaly, sempre con l'inseparabile Direttore di InformaCibo Donato Troiano il quale ha dedicato ampi e ricchi servizi su questa edizione 2012



 “Il miglior Vinitaly di sempre”!


il ministro delle Politiche agricole Mario Catania  apre la cerimonia inaugurale al Centrocongressi Europa-Auditorium Verdi, con la consegna della Medaglia di Cangrande ai Benemeriti della viticoltura italiana. Insieme al presidente di Veronafiere, Ettore Riello, tra gli intervenuti il sindaco di Verona, Flavio Tosi, il presidente della Provincia, Giovanni Miozzi, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.


                                      Sol, Agrifood Club ed Enolitech. In contemporanea con Vinitaly si è svolto Sol, il Salone internazionale dell’olio extravergine- www.sol-verona.com, giunto alla 18^ edizione. Tra i padiglioni spazio anche al meglio dell’agroalimentare italiano di qualità con il 6° Agrifood Club (- www.agrifoodclub.com) e agli accessori e alle attrezzature per la cantina e il frantoio in mostra al 15° Enolitech, il Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura, l’Enologia e delle Tecnologie Olivicole ed Olearie (Padiglione F - www.enolitech.com).  


Premiazioni e Premiati :
Debra Meiburg e Donatella Cinelli Colombini sono le vincitrici del Premio Internazionale Vinitaly 2012 . «Un riconoscimento nato nel 1996 – dice Ettore Riello, presidente di Veronafiere – che abbiamo voluto istituire per premiare l’impegno di chi, in Italia e nel mondo, lavora per valorizzare il vino e la sua cultura».
Nel palmares si sono aggiunti di anno in anno personaggi internazionalmente riconosciuti, ai quali si aggiungono quest’anno due donne fortemente impegnate e conosciute per l’eccellenza del loro lavoro.
A Debra Meiburg, Master of Wine, il «riconoscimento viene assegnato – si legge nelle motivazioni del premio - per il suo costante lavoro di diffusione della cultura del vino in Asia, grazie al suo approccio competente ma informale, e alle sue numerose pubblicazioni e apparizioni tv e ai suoi progetti editoriali e multimediali di educazione al buon bere, come “Guide to the Hong Kong Wine Trade”, utilissimo strumento per approcciare il mercato di Hong Kong, porta d’accesso privilegiata per il vino in tutti i mercati d’Asia».
Il Premio Vinitaly a Donatella Cinelli Colombini «viene assegnato per il suo lavoro di produttrice di vini di qualità, ma anche per l’impegno nell’affermazione della figura della donna nel mondo del vino, con il suo pensiero e con l’esperienza di Casato Prime Donne, cantina tutta al femminile del Brunello di Montalcino, e per il contributo prezioso, dato con idee, progetti ed esperienze concrete, alla crescita del turismo del vino, fenomeno ormai di massa, che tanta visibilità e risorse economiche porta alle cantine italiane». Oltre a ciò, Cinelli Colombini è anche vicepresidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino.
 
«Giuseppe "Bepi" Quintarelli è stato un vero grande maestro della Valpolicella, il primo artigiano del vino che fin dagli anni '60 ha fatto conoscere le perle dell'enologia veronese, con il Recioto Amarone, fin nei migliori ristoranti d'America». Queste le motivazioni professionali alla base del Premio Speciale Vinitaly assegnato quest’anno da Veronafiere.
Ma Quintarelli, morto nel gennaio scorso, un uomo sereno, assalito dall’ansia di ottenere il miglior risultato finale solo nel momento in cui il vino veniva messo in bottiglia perché, per il Bepi, "solo il meglio è sufficiente": nil satis nisi optimum.
I suoi vini, sempre emozionanti, hanno fatto la storia e scandiscono i tempi della Valpolicella».
La consegna del riconoscimento stasera, alla cena di gala di Vinitaly.
Prosecco Bisol
 

Verona, 25 marzo 2012 – Assegnato da Vinitaly al ministro delle Politiche agricole Mario Catania il Premio Cangrande “Benemeriti della Vitivinicoltura”, nel corso della cerimonia inaugurale del 46° Vinitaly. Il riconoscimento viene assegnato dal 1973 ai grandi interpreti del mondo enologico italiano. Il prestigioso riconoscimento viene tradizionalmente assegnato seguendo le indicazioni degli Assessorati regionali all’agricoltura, che segnalano quanti con la propria attività professionale o imprenditoriale abbiano contribuito e sostenuto il progresso qualitativo della produzione viticola ed enologica della propria regione e del proprio Paese



 Gli amici della Cantina Zito, che producono dell'ottimo Cirò.














 Gli Amici di Altamarca che ringraziamo per averci ospitato a pranzo con specialità del loro splendido territorio sempre all'avanguardia.








GRECO DI BIANCO
Sono state tante le iniziative organizzate dalla Regione e da Unioncamere al Vinitaly 2012 che si è svolto a Verona. Lo stand della Calabria organizzato dai tre assessorati: Agricoltura, Internazionalizzazione e Attività Produttive grazie anche alle creazioni culinarie proposte dal Consorzio Assapori, è tra i più frequentati ed apprezzati, soprattutto per via degli assaggi guidati tra vino e cibo, con l’utilizzo dei prodotti agricoli tipici della regione.
Presso il padiglione Sol (salone internazionale dell’olio extravergine) la Calabria ha presentato le grandi eccellenze del comparto, con numerosi momenti di degustazione ed illustrazioni delle qualità delle produzioni regionali che hanno esaltato la tipicità di un olio extravergine d’oliva su cui la Regione punta decisamente per rilanciarlo in maniera adeguata.
Nello stand del vitivinicolo, alla presenza del Presidente dell’Associazione “Città delVino” Paolo Benvenuto, è stato successivamente presentato l’XI concorso enologico internazionalela selezione del Sindaco”. L’evento si svolgerà per la prima volta in Calabria, al Centro Agroalimentare di Lamezia, dal 25 al 27 maggio 2012 per poi spostarsi nel Comune di Acri, il 2 giugno, dove si terrà la proclamazione dei vincitori. 

Azienda Garruba, Cirò
La manifestazione rientra tra gli eventi promossi anche dalla Regione Calabria e che ha caratterizzato gli appuntamenti del Vinitaly 2012. Nel corso della decima edizione de “la selezione del Sindaco”, svoltasi a Benevento, sono intervenuti circa 1.400 produttori provenienti da tutto il Mondo. Nel corso della presentazione è intervenuto anche l’Assessore regionale all’Agricoltura e Forestazione Michele Trematerra, il quale ha dichiarato: “è un evento che qualifica ulteriormente l’enologia calabrese perché valorizza il territorio e le piccole produzioni di qualità. Sono particolarmente lieto che tale evento si possa svolgere in Calabria, si tratta di un gesto d’attenzione da parte di ‘Città del Vino’ che vuole valorizzare le nostre produzioni regionali”. In Calabria, aderiscono all’associazione, fra gli altri, i Comuni di Cosenza, Cirò Marina, Melissa, Bianco, Verbicaro, Saracena, Frascineto e Casignana. m.v., p.m.
Insieme all'Assessore Trematerra erano presenti, inoltre, il DG del Dipartimento Agricoltura e Forestazione Giuseppe Zimbalatti ed il Dirigente di settore Giacomo Giovinazzo. Nel corso della seconda giornata del Vinitaly 2012, inoltre, sono proseguiti gli incontri e le iniziative promosse dalla Regione e Unioncamere sia per il settore del vino come anche per quello dell'olio d'oliva. m.v.
La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi ha partecipato all'inaugurazione del Vinitaly 2012.







CONSUMO DI VINO FUORI CASA:
DAGLI UNDER 35 UNA SPINTA ALLA RIPRESA DEI CONSUMI
La ricerca di mercato di Vinitaly-Unicab su “Il vino nei locali italiani di qualità e consumo del vino degli italiani in casa e fuori casa” fotografa per la prima volta i trend di mercato dopo la “grande crisi” e fa emergere un nuovo gruppo di consumatori, con tendenze e gusti diversi dal passato. Vini biologici, a basso contenuto di solfiti e di alcol entrano nelle richieste dei clienti e nelle strategie di acquisto di ristoranti e wine bar.
In Italia sta nascendo una nuova generazione di consumatori che dimostra un grande interesse per il vino, una buona propensione alla spesa e un fortissimo interesse per i vini biologici, a basso contenuto di solfiti, a minor contenuto di alcol e tendenzialmente più leggeri e digeribili.
Sono i giovani fino a 35 anni, che su queste tipologie di vino sono disposti a spendere sino a 50 euro a bottiglia.
È questo uno dei risultati più eclatanti emersi dall’annuale ricerca di mercato realizzata da Vinitaly in collaborazione con Unicab.
Dal 2006 Vinitaly e Unicab sondano l’universo dei consumi di vino su due ben specifiche aree di mercato: ristoranti e locali di qualità (enoteche, wine & cocktail bar) e consumatori. Si tratta – per la costanza dell’osservazione – di una delle ricerche più complete realizzate e permette di monitorare l’evoluzione dei comportamenti in materia di vino.
Un momento della presentazione del
"Venissa" azienda Bisol


«L’analisi di quest’anno si rivela estremamente importante – afferma Giovanni Brunetti di Unicab – perché è la prima che registra i trend di mercato all’indomani della “grande crisi”, evidenziando le strategie adottate per limitarne o superarne gli effetti, l’impatto sui consumi di birre e soft-drinks e, sul versante consumatori, del combinato crisi economica-politiche antialcol».
Consumatori: l’impatto pessimista della crisi, con la riduzione dei consumi fuori casa, sembra essersi ridotto, mentre il sondaggio mostra un ulteriore calo nei consumi individuali. Quest’ultimo motivato, però, non da ragioni economiche o legate alle politiche anti-alcol quanto ad un accresciuto interesse per la salute, oltre al consolidarsi di nuove abitudini di vita.
Non a caso i vini che questo “nuovo” consumatore intende acquistare nei prossimi mesi fa esplicito riferimento a prodotti con minor apporto di solfiti, bio ed a basso contenuto di alcol, che chiede di poter conoscere direttamente presso i locali attraverso serate o cene di degustazione. Un interesse marcato e ben specifico testimoniato proprio al Vinitaly dal successo di Vivit, la nuova area dedicata ai vini naturali, e dal numero in forte crescita di produttori che presentano nuovi vini senza solfiti nei propri stand.
I comportamenti evidenziano quest’anno una separazione marcata fra i consumatori per fascia d’età: ristoranti, enoteche e wine-bar sono presidio degli under 35; dagli over 35 sino agli anziani il consumo resta prevalentemente domestico con dirette conseguenze sulle scelte d’acquisto e sui budget messi a disposizione.
«Gli under 35 – afferma Brunetti - sono una buona base per “costruire” consumatori stabili nel prossimo futuro: il loro interesse per incontri di formazione e informazione, per la ricerca di nuovi prodotti è infatti molto alto e vorrebbero soprattutto sperimentare nuovi abbinamenti col cibo. Un interesse quindi “maturo” lontano da costumi trasgressivi e che guarda molto alla presenza di “figure-guida” nei locali cui potersi affidare per la scelta o per conoscere vini e abbinamenti corretti».
Il Consorzio Tutela Valcalepio
Quanto alla “competizione” dei soft-drinks, il campione resta “fedele” al vino. Le eccezioni derivano dalla necessità di non appesantirsi a pranzo, di dover guidare dopo cena ed al rispetto verso altri commensali non bevitori. Quindi più una “co-esistenza” che non una “competizione” sui favori del pubblico.
Ristoratori e gestori di enoteche/wine-cockatil bar. Se i consumatori hanno mostrato un certo tasso di ottimismo, chi sta dall’altra parte del bancone registra il periodo ancora come complesso. Un dato di partenza. Le misure basiche per invogliare a bere vino ci sono e sono applicate diffusamente: carta dei vini aggiornata, attenzione alle richieste dei clienti, vino al bicchiere, personale specializzato a disposizione della clientela. Disponibilità a sviluppare serate a tema e di degustazione, così come creare/presentare menu in linea con la propria selezione di vino.

L’acquisto diretto in cantina del vino è quello che va per la maggiore, ma il campione si dimostra anche soddisfatto dell’integrazione che viene fatta dagli acquisti presso i distributori. I due dati allontanerebbero il rischio di ritrovare offerte “fotocopia” fra i diversi locali, anche perché i gestori intendono sviluppare le proprie conoscenze dirette andando a visitare sempre più cantine e fiere.
Giuseppe Sarubbi
Quali altre strategie adotteranno nei prossimi mesi? «Il sondaggio – risponde Brunetti – evidenzia la volontà di investire in formazione , propria e del personale; nello sviluppo dell’offerta di vini locali; in una maggiore attenzione al fattore prezzo con una diversa scelta dei vini collocati in cantina per velocizzare la rotazione. Infine, coerentemente con quanto chiesto dai consumatori, offerta di vini più digeribili e leggeri, con meno solfiti e meno alcol». 




CONCLUSIONI: Vinitaly ha vinto la sua scommessa e incassa la soddisfazione degli espositori e un numero di visitatori professionali in crescita dall’estero e soprattutto dal canale horeca italiano. Questi ultimi sono giunti in grande numero già nella giornata di lunedì e molto forte è stata la partecipazione di ristoratori, titolari di enoteche e wine bar provenienti dal Sud Italia. La nuova formula su 4 giorni, dalla domenica al mercoledì, si è dimostrata vincente e la presenza tra gli stand anche degli operatori esteri si è fatta sentire «con un grande ritorno di Stati Uniti e Canada – dice Ettore Riello, presidente di Veronafiere –, oltre che da tutti i Paesi consumatori emergenti asiatici con la Cina che entra nella nostra top 10, dalla Russia, dal Nord Europa, dalla Francia, ma anche massicciamente dalla Germania per un totale di oltre 140.000 visitatori da 120 Paesi. La percentuale di quelli esteri è cresciuta arrivando al 35% del totale».

«Un successo nato da un grande lavoro che ha visto con Opera Wine uno straordinario tributo al vino italiano decretato da Wine Spectator e per la prima volta Vinitaly dedicare con Vivit un salone ai vini naturali. Alla fine siamo riusciti a centrare l’obiettivo di aumentare sensibilmente le presenze specializzate in particolare del canale horeca sia italiane che estere. Penso che sia in assoluto una delle migliori edizioni di Vinitaly» - dice Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere.
«E’ stato il Vintaly dell’export» – afferma Lamberto Vallarino Gancia, presidente di Federvini.
«Siamo tutti molto soddisfatti della nuova formula di Vinitaly - dichiara Lucio Mastroberardino, presidente dell’Unione Italiana Vini - che ha innalzato ulteriormente la qualità del pubblico. Quanto ai buyer e operatori esteri, l’impressione è di un ulteriore scatto, con una presenza ampia, diffusa e di ottima qualità».
«Il bilancio è positivo – dice Domenico Zonin – con una buona affluenza fin dalla domenica», mentre per Piero Antinori «questo Vinitaly ha avuto una presenza quantitativa, ma soprattutto qualitativa ed è questo che ci interessa».
«Il più grande Vinitaly di sempre» per Andrea Sartori e per Mauro Lunelli di Ferrari «lo spostamento dei giorni si è dimostrato adatto agli operatori». «Un cambio geniale – lo definisce Michele Chiarlo – con una straordinaria presenza di americani, russi, asiatici, ma anche sudamericani».
«E’ una formula che funziona – conferma Valentina Argiolas –, con molti operatori dall’Asia e il ritorno dell’India, ma anche la vecchia Europa ha dimostrato una partecipazione grintosa».
«Abbiamo avuto moltissime presenze qualificate e diversificate da Cina, Hong Kong, Taiwan, Corea, India, Sudamerica, Stati Uniti» – dice José Rallo di Donnafugata, «ma anche dall’Italia – dice Anna Abbona di Marchesi di Barolo – con molti rappresentanti del segmento horeca dalle regioni del sud».
Proprio sul canale horeca Vinitaly aveva puntato ripensando la sua formula e la loro crescita tra gli stand di Vinitaly fa ben sperare per la ripresa del mercato interno perché – come sostiene Chiarlo – «ci serve anche il contatto con chi propone i nostri vini al consumatore finale».
«Un bellissimo Vinitaly, con tanti contatti fin dalla domenica e giorno clou il lunedì» anche per Donatella Cinelli Colombini, vincitrice quest’anno del Premio Internazionale Vinitaly.

becherovka



TRA ROSATI E MASSERIE LA PUGLIA SI PRESENTA AL VINITALY
122 CANTINE, 2 CONSORZI E LA PROVINCIA DI TARANTO
PER RACCONTARE LA TRADIZIONE VITIVINICOLA PUGLIESE

Un programma ricco di eventi quello proposto quest'anno dalla Regione Puglia (Padiglione 10) per la 46° edizione del Vinitaly. Diverse le aree allestite all'interno del padiglione dove stampa, buyer, visitatori e semplici appassionati potranno intrattenersi.

Nell'Area Enoteca dei Vini della Puglia, a cura dell'AIS Puglia, sarà possibile degustare le principali etichette pugliesi e, nella sezione "Orto di Puglia", assaggiare deliziosi piatti freddi preparati con i prodotti tipici regionali rappresentativi dei diversi territori e realizzati dai cuochi delle Masserie Didattiche.

L'Area Tasting, a cura dell'ONAV Puglia, sarà invece la sede di "Puglia Wine Bland Tasting", degustazioni alla cieca al termine delle quali ognuno potrà esprimere liberamente il suo punteggio e di degustazioni di singole denominazioni.

L'Area Vino e Comunicazione sarà, invece, lo scenario di "A prova di Naso", una speciale "caccia al tesoro", organizzata dal Movimento Turismo del vino di Puglia, per scoprire, divertendosi, le note olfattive dei più noti vitigni pugliesi: Negroamaro, Nero di Troia e Primitivo.
Sempre a cura del Movimento Turismo del vino di Puglia, l'Area Vino e Media, dove si svolgerà "Taste, Press & Blog", interviste-degustazioni tra produttori e giornalisti. L'iniziativa, alla quarta edizione, ha riscosso un notevole successo tra i produttori, estremamente gratificati dalla possibilità di avere un confronto diretto con esponenti della stampa specializzata, nonché utili indicazioni sul proprio prodotto. Alla stampa specializzata, quest'anno si aggiungeranno anche i blogger, anch'essi potranno incontrare e intervistare i produttori.
Da non perdere le interessanti conferenze che si svolgeranno durante la quattro giorni veronese, tra cui: "Il futuro è rosa... anzi rosato" e "Tutela e valorizzazione di due produzioni a denominazione di origine protetta dell'Alto Salento: Vini DOP Salice Salento e Olio DOP Collina di Brindisi".
La dichiarazione dell'Assessore regionale alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno
"Portiamo a Verona un racconto della Puglia enologica a 360 gradi - dichiara Dario Stefàno, Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia - attraverso la passione di chi tutti i giorni promuove il nostro straordinario patrimonio enologico. Un patrimonio unico e inconfondibile grazie a due elementi strategici: la varietà dei nostri vitigni autocotoni e la abilità dei nostri produttori nel saper valorizzare colture che rappresentano le nostre tracce identitarie più autentiche. Grazie a questo binomio oggi la Puglia può competere alla pari con i migliori vini della tradizione enologica italiana, poiché di quella tradizione i vini pugliesi sono protagonisti assoluti".